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domenica 25 aprile 2010

Papà, Dad, Father ...

Un amico mi chiama, condividendo un dolore grandissimo: d'improvviso ha perso il papà, così in una mattina qualunque d'aprile, senza che ve ne fosse sentore, scivolato dalla vita al sonno eterno senza accorgersene. Mi racconta che gli è rimasto il sorriso sul volto ... e mi parla di lui per quasi venti minuti: io nel frattempo penso a quando mi raccontava, molti mesi prima, che non era capace di comprendere appieno questo dolore perchè la vita era stata generosa con lui e che ora è rimasto orfano alla mia stessa età. Papà nella vita ve n'è uno solo, insostituibile, magico, a volte distante e inafferrabile da piccoli, a volte complice e sostenitore da adulti e quando, all'improvviso oppure a scadenza quasi precisa, parte per sempre, miriadi di pensieri affollano la mente, soprattutto quelli di cose non dette per tempo e poi immagini su immagini e flashback che si rincorrono e si sovrappongono. Al tempo del pianto si sussegue quello della rassegnazione, ma i ricordi non ce li può rubare nessuno mai. Un abbraccio al mio amico che ha un nuovo angelo che lo veglia.

4 commenti:

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  2. E' vero, i ricordi non ce li può rubare nessuno e più il tempo passa, più diventano dolorosi. Ma sono i nostri ricordi e non li possiamo cambiare. Non sempre danno consolazione propio perchè quello che ti manca era così importante. Abbracciamo quindi il nostro amico e condividiamo il suo dolore in attesa della rassegnazione prima e del tempo dei ricordi che leniranno in parte il suo grande dolore

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  3. ciao mandami un ciao ti dirò chi sono
    rosa.maria1@fastwebnet.it

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